Quando l’amore ha 6 zampe

La splendida storia di Morena e Rocco, il labrador eroe

Quando l’amore ha 6 zampe cover
Foto di repertorio

La loro storia è iniziata 16 anni fa in una calda giornata di mezza estatate. Lei, Morena, desiderava da tempo avere un cane. “Lo avevo avuto da ragazza – racconta – poi per lavoro non mi ero più decisa a prenderne uno anche se manifestavo questo mio desiderio in famiglia”. Un sogno che si realizza in una rovente giornata estiva quando arriva lui, Rocco, splendido labrador color cioccolato dai magnetici occhi verdi.  “È stato un regalo del mio compagno, mai dono è stato così apprezzato, era più di un gioiello”. Fin da subito tra Morena e il piccolo Rocco è amore, di quelli che ti stravolgono la vita. “Siamo diventati inseparabili, ero in ferie e per un mese non ci siamo mai allontanati. Aveva 45 giorni, ero al mare quindi siamo andati subito in acqua. Tornati a casa abbiamo condiviso lunghe passeggiate in montagna nei boschi. Lo portavo anche al ristorante con me, non andavo nei posti dove non volevano i cani: insomma vivevo in simbiosi con lui”.

Presto Rocco si rivela speciale non solo per la sua amata compagna umana. Come un angelo custode a quattro zampe, infatti, salva la vita ad una bambina di 8 anni. “Gli ho fatto fare il corso da bagnino al lago di Iseo – continua Morena – e all’età di due anni ha salvato al mare una bimba tedesca che era entrata in un gorgo e stava affogando”. Rocco è sempre rimasto accanto a Morena, condividendo con lei momenti belli così come in quelli più difficili. “Quando, purtroppo, il mio compagno è volato via, lui è stato il mio grande conforto.  Abbiamo ricominciato noi due soli. Siamo partiti per le vacanze: in montagna a San Martino di Castrozza, 3000 metri in cordata sempre vicini, non mi ha mai lasciato. D’estate siamo andati al mare, in Corsica e Puglia all’insegna del nuoto e poi le gare di bellezza… ci siamo divertiti io e Rocco e gli anni sono passati. Sapevo che i labrador possono vivere 13 0 14 anni ma lui ha resistito fino a 16 perché non voleva lasciarmi sola”. Rocco ha chiuso gli occhi per sempre in una mattina di mezza estate. “Dentro di me ora ho un grande vuoto che colmo ricordando tutte le nostre avventure e ne avrei da raccontare. Grande Rocco o, come ti chiamavi quando sei nato, Hurricane della Lontra. Ora con me ho Alfio, tuo nipote, ma ogni tanto quando mi giro sento che insieme a lui ci sei anche tu!”.

 

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