Harlock, l’abbandono lo ha reso ipovedente da un occhio
Il simil certosino cerca un'amorevole famiglia che lo adotti
Ciò che gli manca per essere felice non è la vista da quell’occhio permanentemente “ferito” dalla cattiveria umana ma, semplicemente, una famiglia. Harlock, così è stato chiamato questo delizioso simil certosino proprio perché – come l’omonimo protagonista dei fumetti – ha un occhio compromesso, è stato abbandonato da una mano crudele che lo ha chiuso dentro ad uno scatolone assieme al fratello e lasciato a terra come un rifiuto scomodo di cui disfarsi.
L’ennesima storia di ignoranza e cattiveria umana che ha come vittime innocenti quattro zampe. Quando è stato trovato assieme al fratellino dalle volontarie dell’associazione Emergenza Randagi Forlì difronte al rifugio da loro gestito, i due piccoli gattini erano allo stremo delle loro forze. La forte denutrizione li aveva resi pelle ed ossa lasciandogli a malapena le energie per reggersi in piedi. Immediatamente, dunque, sono stati portati dal veterinario per prestargli le prime urgenti cure.
La condizione di Harlock è stata chiara fin da subito: l’occhio destro a causa delle incurie è stato danneggiato in maniera permanente e gli permetterà di percepire solo in maniera fievole il mondo. Quella che sarebbe stata una banale e curabile malattia, ha reso invece questo gattino ipovedente. L’occhietto sofferente ora è velato da una patina bianca che, il giorno della sterilizzazione, potrà tuttavia essere rimossa. Anche se non vedrà come suo fratello, Harlock potrà comunque condurre una vita normale.
I felini, infatti, hanno sensi – quali l’olfatto, l’udito o il gusto ma non solo – molto svulippati ed estremamente sensibili che possono felicemente sopperire alla vista. Non a caso, infatti, i gatti ciechi riescono a vivere una vita pressoché normale senza perdere l’agilità tipica dei felini che permette loro, ad esempio, di arrampicarsi. Merito anche delle lunghe vibrisse (ovvero i baffi) che gli permettono di orientarsi nello spazio.
Harlock, dunque, potrà vivere al pari dei suoi simili “normodotati” se qualcuno gli permetterà di farlo. Tutto ciò che gli manca è una famiglia che lo accolga e lo faccia sentire un amato membro di essa. Docile ed estremamente affettuoso, si lascia prendere in braccio senza protestare ringraziando per le carezze ricevute con rumorose e appassionanti fusa. Abbandonato assieme al fratello, è abituato a convivere con altri mici dunque potrebbe essere il compagno a quattro zampe perfetto sia per chi non ha altri gatti che per famiglie composte anche da altri felini. Considerando il suo triste passato, l’ideale per lui sarebbe essere accolto da una persona che decida di tenerlo in casa, al sicuro, tra le quattro mura domestiche. Per conoscere Harlock oppure ricevere maggiori informazioni, contattare la Onlus telefonando al 334 7769400 dopo le ore 18.