Bongo sogna una famiglia
La storia del dolcissimo simil labrador di quattro anni cresciuto nel box del canile
Non ha mai conosciuto l’amore di una famiglia, non sa cosa significhi riposare in una comoda e morbida cuccia. Bongo è infatti entrato al canile di Ostuni quattro anni fa quando era un cucciolo. Un pugno di ossa senza pelo, il fantasma di sé stesso. A scavare il suo esile corpicino, la malnutrizione e la leishmania, malattia comunemente diffusa al sud del nostro Paese che può essere facilmente tenuta sotto controllo con adeguate cure. Terapie che, purtroppo, non sono così scontate in canili affollati dove le emergenze sono all’ordine del giorno. Bongo ha però dimostrato fin da subito la sua tempra: costanti razioni di cibo erano bastate per fargli riprendere il pelo e chili persi nel giro di pochi mesi.
Ora, purtroppo, a causa di cure fatte in ritardo sta ancora male. I suoi dolcissimi occhi nocciola non sono più incorniciati dal manto nero come la notte. Ha iniziato la sua lotta contro la leishmania con compresse e punture ma la cura è lunga e servono altri fondi per poterla portare a termine dandogli così la possibilità di stare bene. Il sogno, ovviamente, è quello di trovargli una amorevole famiglia che lo accolga nella propria casa e gli garantisca quelle premure che fin’ora gli sono mancate.Dolci attenzioni che, certamente, influirebbero positivamente anche sulle sue condizioni di salute permettendogli di vivere una vita completamente normale.
Esteticamente è innegabile una sua parentela con i labrador, equilibrati e docili Fido. Anche il suo carattere, docile e allegro, è tipico di questa razza e lo rende un compagno a quattro zampe perfetto per tutti anche per chi è alla prima esperienza con il cane. Intelligente e buono non solo con le persone ma anche con i suoi simili, Bongo è bravissimo anche alla condotta al guinzaglio non tirando mai chi condivide questo momento di libertà assieme a lui.
Da quattro anni guarda il mondo da dietro le sbarre di quel box che è l’unica casa che ha mai conosciuto. Un mondo fatto di pochi metri quadri dal quale speriamo possa presto uscire. Per adottarlo oppure ricevere maggiori informazioni, contattare il 339 295 4941.