Ucraina: Anche gli Animali sono in Guerra
Le immagini strazianti che scorrono sotto ai nostri occhi quotidianamente mostrano un Paese ferito da una guerra. Nel giro di pochi giorni, i danni causati sono ingentissimi e migliaia e migliaia di profughi stanno cercando di fuggire.
La tragedia nella tragedia è quella raccontata dagli occhi di chi, cercando di scappare dall’inferno che lo circonda, tiene fra le braccia l’amico di una vita, scegliendo di non abbandonarlo al triste destino che inevitabilmente lo aspetterebbe.
Movimentazione di Animali Domestici dall’Ucraina in guerra
Cani e gatti sono ormai veri e propri membri della famiglia e, accogliendo l’appello della Federazione dei Veterinari dell’Unione Europea, Romania, Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno allentato i requisiti di ingresso per gli animali domestici dei rifugiati in stato di guerra.
La Legislazione attuale richiede microchip, vaccinazioni in regola e un esame del sangue negativo per la rabbia. Purtroppo, molti animali non possiedono tutti questi attributi ma, adesso, i Confini saranno aperti anche per loro.
Anche l’Italia ha detto sì!
In data Martedì 1 Marzo il Ministero della Salute, con il sostegno di diversi parlamentari, si allinea alla decisione già presa dagli altri Stati membri. In deroga all’attuale normativa, anche senza Passaporto Europeo per Animali da Compagnia, sarà autorizzato l’ingresso in Italia di cani e gatti al seguito dei propri proprietari. Verranno successivamente regolarizzati.
Vista l’eccezionalità della situazione, si tratta di un gesto di accoglienza e grande solidarietà per tutti coloro che stanno già vivendo un’esperienza dolorosissima. Dopo aver dovuto abbandonare la propria casa e, spesso, anche i propri cari, non vogliono allontanarsi anche dal proprio amico animale, innocente vittima di questo conflitto esattamente al pari di tutti i cittadini ucraini.
La Guerra e l’Emergenza Animali
Da quello che riferiscono i volontari sul territorio, però, le condizioni di tutti quegli animali impossibilitati a lasciare il Paese sono durissime.
Lo conferma anche Oipa International (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) in contatto diretto con i volontari di Kspa Lucky Strand: “anche i volontari in azione sul campo per i cani e i gatti senza casa sono colpiti dal conflitto e hanno bisogno di aiuto”.
La LAV (Lega Anti Vivisezione) è in costante contatto con numerose Associazioni Locali ed Internazionali, per identificare le situazioni di bisogno e aiutare gli animali.
Andrea Cisternino, italiano che in Ucraina gestisce il Rifugio KJ2, attraverso la moglie Vlada, informa che attualmente si trova all’interno del proprio Rifugio insieme a 3 collaboratori e a tutti i suoi animali. Ha scelto di non scappare e di rimanere con i “suoi” 400 cani anche sotto alle bombe.
Robinson Pet Shop si schiera dalla parte della PACE
Robinson Pet Shop non fa politica, ma di una cosa siamo certi: la nostra posizione è chiara ed è a favore della PACE.
In tutti i Punti Vendita Robinson Pet Shop verranno organizzate delle Raccolte Alimentari e di beni di prima necessità. Le associazioni del territorio si occuperanno di distribuirle a chi è più in difficoltà.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.
Gianni Rodari