Stop ai tagli estetici: orecchie integre nei cani di razza italiana
Modificati gli standard internazionali di bellezza per cane corso e mastino napoletano
Un taglio ai tagli alle orecchie di cani Corso e Mastino Napoletano. Si potrebbe riassumere così, in estrema sintesi, il provvedimento che la Federazione Cinologica Internazionale (FCI) ha emanato modificando così gli standard internazionali di bellezza per il cane corso e per il mastino napoletano.
Si tratta di due razze italiane per le quali vigevano ancora standard antecedenti il divieto di amputazione estetica. Una vittoria che porta il tricolore visto che il nostro Paese si è battuto in tal senso in prima linea. Questo traguardo – che allinea estetica ed etica- è il risultato dell’impegno preso da ENCI, ANMVI e FNOVI nella Dichiarazione congiunta, firmata a Milano un anno fa, che avviava le procedure di modifica dello standard in favore dell’integrità delle orecchie.
“E’ un successo di cui possiamo andare fieri e del quale possiamo a buon diritto rivendicare il merito – commenta il Presidente ANMVI Marco Melosi -. Quando un anno fa abbiamo sottoscritto la Dichiarazione ANMVI-FNOVI-ENCI per l’osservanza dei divieti di amputazione estetica – prosegue – ci siamo dati un obiettivo radicale, per cancellare alla fonte una giustificazione estetica della conchectomia, procedura vietata in Italia in seguito alla ratifica, nel 2010, della Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia” (Legge 201/2010). Dal 2010, infatti, le amputazioni estetiche nel nostro Paese sono considerate reato penale di maltrattamento animale”.
Che la strada non fosse proprio tutta in discesa lo conferma il Presidente ENCI Dino Muto: “La modifica degli standard del Mastino Napoletano e del Cane Corso, che l’ENCI ha già difeso con successo vincendo una causa promossa presso il tribunale di Milano, sono un passo che da tempo si attendeva da parte della cinofilia ufficiale e che ho voluto, non appena assunto il ruolo di Presidente, in tempi più rapidi possibili. Speriamo che tale iniziativa italiana – aggiunge il Presidente dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana- venga presto seguita da alcuni Kennel Club esteri per la modifica dei pochi altri standard di razza non italiane che consentono ancora la conchectomia. Confidiamo che i medici veterinari non si prestino a effettuare la conchectomia se non per motivi realmente legati alla salute dei cani.”
Le nuove regole di standard non si applicheranno retroattivamente, come del resto non sono considerabili penalmente penali le amputazioni antecedenti l’entrata in vigore della Legge 201/2010. “Tuttavia- aggiunge Melosi- cambieranno definitivamente gli scenari delle competizioni di bellezza canina e il futuro di questi cani, perché viene definitivamente superata una discrasia etica fra la normativa vigente in Italia e i criteri estetici internazionali”.
Soddisfazione per la modifica degli standard è espressa anche dalla Vicepresidente Fnovi Carla Bernasconi secondo la quale “La cinofilia italiana fa una altro passo avanti nel rispetto dei cani”. La Vicepresidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani ricorda che per tutti i cani, in Italia, le amputazioni di orecchie (conchectomia) e della coda (caudotomia) sono legali solo quando eseguite a scopo terapeutico da un Medico Veterinario che ne certifica- sotto la propria responsabilità- l’esecuzione e la finalità.
Per la caudotomia valgono anche le prescrizioni del Consiglio Superiore di Sanità che ha ammesso il taglio della coda a scopo di prevenzione in alcune razze da lavoro, in quanto esposte a rischio di traumi e compromissioni del benessere. Al riguardo la Fnovi ha prodotto specifiche linee guida veterinarie su divieti ed eccezioni consentite.