Separazione? Assegno mensile anche per il cane

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Foto di repertorio

Che i cani fossero, a tutti gli effetti, membri di una famiglia, è una certezza per la maggior parte delle persone che hanno scelto di condividere la propria vita con un quattro zampe ma ora anche la legge legittima questo sentire includendoli nell’assegno di mantenimento all’ex coniuge e determinando tempi e modi dell’affido condiviso. Nell’ambito di una separazione consensuale, infatti, i giudici del Secondo Collegio del Tribunale civile di Modena hanno sancito che l’ex coniuge dovrà riconoscere all’ex moglie 50 euro al mese come assegno di mantenimento per il cane. È la prima volta che un tribunale si pronuncia in tal senso rappresentando un importante precedente che – speriamo – possa fare scuola.

I togati hanno, di fatto, esteso le tutele previste per i figli anche all’amato quadrupede di casa. A chiarire la pronuncia sono le motivazioni messe nero su bianco dai giudici: “Deve essere omologato il verbale di separazione consensuale fra i coniugi nel quale si stabilisce, oltre all’affido condiviso dei figli minori e l’assegnazione della abitazione familiare al genitore collocatario, che il cane di famiglia vi resterà fino a quando i figli convivranno con il collocatario, stabilendo a carico dell’altro genitore un contributo economico per mantenere l’animale accanto a quello disposto in favore dei minori“.

A differenza di quanto accade in tante famiglie in cui purtroppo in caso di separazione il cane spesso finisce in canile, nel caso della famiglia modenese Fido era una presenza non solo gradita ma amata ed irrinunciabile. Anche se il cane, nella fattispecie un pastore tedesco, era di proprietà del marito rimarrà con l’ex moglie ed i figli. La donna, secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Modena, aveva spiegato nel suo ricorso giudiziale, come anche il cane fosse una figura importante per la famiglia tanto che non aveva nessuna intenzione di separarsi da lui e di costringere i figli a non vederlo più. Motivi, questo, che hanno indotto il giudice a scegliere di “collocarlo” insieme ai figli minori della coppia, che vivranno con la madre. Quest’ultima, inoltre, riceverà mensilmente dall’ex coniuge 50 euro come contributo per il mantenimento del cane da intendersi nella misura del 50%  delle spese sostenute in questo periodo temporale. I costi di sostentamento del cane, dunque, saranno spartiti in egual misura tra i due ex coniugi che divideranno nella stessa misura anche le spese straordinarie.  Inoltre, l’ex marito potrà portare il cane in passeggiata insieme ai figli purché ne dia preavviso alla donna.

Alex, questo il nome del cane, rimarrà dunque nella casa che ha da sempre diviso con il suoi compagni umani e potrà continuare a vedere anche il proprietario anche se non abiteranno più sotto lo stesso tetto. Un affido condiviso, a tutti gli effetti, che tutela tutti. Quattro zampe compresi.

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