Come scegliere le crocchette migliori per il cane

Qual è il cibo migliore e quali crocchette scegliere per il nostro cane? Sono le domande che si pongono i padroni più attenti all’alimentazione del proprio amico a quattro zampe, travolti dalla molteplicità di offerte che si possono trovare nei negozi di animali e nei supermercati: in commercio ci sono infatti tantissimi prodotti e il proprietario fatica ad orientarsi in mezzo a questa varietà. Uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per poter valutare la qualità del prodotto è l’etichetta: fondamentale è saperla leggere per non incappare in errori che possono costare la salute al cane. Dall’alimentazione, infatti, dipendono molte patologie -anche gravi – che possono colpire Fido. Ovviamente ogni cane ha le proprie esigenze e i propri gusti. Non esiste quindi un alimento migliore in assoluto ma quello più adatto al nostro cane, tenendo in considerazione razza, età, taglia, stato di salute e stato corporeo, oltre alla stagione in cui ci si trova e all’ambiente in cui vive l’animale.
Il cane è onnivoro o carnivoro?
Ricordiamoci innanzitutto che il cane non è naturalmente onnivoro. In origine era un carnivoro puro, poi si è adattato all’uomo che ha iniziato a nutrirlo con gli avanzi dei suoi pasti. Nei secoli l’apparato gastrointestinale del cane si è modificato, permettendogli di digerire gli alimenti che gli venivano somministrati ma è bene che gran parte della sua alimentazione sia a base di carne. Da valutare, quando si legge l’etichetta dei prodotti, oltre agli ingredienti, anche i tenori analitici e la composizione delle crocchette. Un consiglio: meglio non ascoltare troppo quanto si dice negli spot pubblicitari e, semmai, consultare il veterinario.
Come leggere l’etichetta delle crocchette per i cani
Gli ingredienti vanno indicati in modo decrescente. Ovvero: il primo elencato deve essere quello che è presente in percentuale maggiore e, in un alimento di alta qualità, dovrebbe essere carne o pesce.
La carne deve essere certificata e di chiara provenienza. In particolare il tipo di allevamento degli animali fornisce ai consumatori informazioni utili riguardo la qualità delle materie prime. Proprio come quando si fa la spesa al supermercato, il pollo allevato a terra è preferibile a quello cresciuto in batteria, gli animali che crescono all’aperto danno carni più sane di quelle proveniente da allevamenti intensivi. Lo stesso ragionamento vale per pesce, uova e ogni tipo di proteina.
Il padrone poi tenga in considerazione quali parti dell’animale vengono utilizzate. Gli alimenti di bassa qualità sono composti da scarti animali (zampe, pelle, ossa) che vengono trasformate in farina. Campanello d’allarme sono le espressioni generiche come “farina di pollo” (o altro animale), “sottoprodotti di origine animale”, “carne e derivati”. Sarebbe preferibile un’indicazione più precisa e specifica. Si può stare tranquilli invece se è indicato “human grade”: in questo caso il prodotto è stato confezionato con parti di animali ad uso umano.
Un eccesso di cereali non fa bene al cane. Scontato quindi dire che non devono essere la prima voce dell’etichetta. I cereali hanno scarso valore biologico e possono causare allergie, intolleranze alimentari e altre problematiche digestive. Ci si può orientare verso crocchette grain free che, al posto dei cerali, utilizzano altre fonti di carboidrati come patate, patate dolci, grano saraceno (pseudocereale, che non è una graminacea). Se non priva di cereali, la dieta deve dare spazio a quelli con basso indice glicemico – farro, avena, riso – ed evitare alte quantità di mais e frumento. Altre integrazioni vegetali (frutta e verdura) sono indispensabili per il corretto funzionamento del tratto intestinale e sono fonte di vitamine e sali minerali, fondamentali per qualsiasi funzione dell’organismo.
Infine, la ricetta può prevedere una eventuale integrazione con MOS e FOS (che stimolano la flora microbica intestinale), Omega 3 e Omega 6 nel giusto rapporto (migliorano la salute di pelle e pelo), calcio e fosforo nelle adeguate quantità per un ottimo stato di ossa e denti. Da evitare invece appetizzanti chimici, coloranti, conservanti.
Se l’alimento è Cruelty Free, significa che non è testato su animali. Scegliere questa tipologia ci assicura che non siano stati utilizzati in laboratorio animali per valutare la salubrità dell’alimento.