Come prendersi cura delle orecchie del gatto

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Foto di repertorio

Che il gatto non abbia di norma bisogno di essere lavato è un dato di fatto che i padroni dei mici ben conoscono e, in fondo, amano. Molto attento alla sua igiene personale e normalmente autonomo sotto questo punto di vista, il micio provvede da solo ad un’accurata pulizia. Ci sono però particolari zone che, di tanto in tanto, è bene controllare. Tra queste ci sono le orecchie.

L’otite nel gatto

Il cerume delle orecchie, nel gatto come nell’uomo e nella maggior parte dei mammiferi, non è sporcizia ma una sostanza che ha una funzione protettiva nei confronti di funghi, batteri, virus e materiali estranei. Proprio per questa sua importante funzione non va rimosso a meno che non diventi eccessivo. Infatti l‘eccesso di cerume è dovuto solitamente all’infiammazione di un orecchio o di entrambi, chiamata otite. L’otite può avere varie origini (virale, batterica, oppure può essere causata da parassiti o da corpi estranei) e se il gatto ne viene colpito tenderà a tenere l’orecchio abbassato o la testa inclinata, lamentandosi in caso di dolore. Il cerume, in caso di infezione batterica, diventa purulento e maleodorante. Nel caso il cerume sia frammisto a sangue, invece, l’otite potrebbe essere causata da corpi estranei. Se il cerume è nerastro, invece, è probabile sia in corso una otoacariasi nel gatto (rogna auricolare). In tutti questi casi è bene contattare subito il veterinario per una visita, in modo da valutare la situazione e prescrivere la giusta terapia.

Infiammazione all’orecchio del gatto per una cattiva alimentazione

Non è sempre detto che l’aumento di cerume nel gatto sia dovuto ad una malattia specifica dell’orecchio. Soprattutto se il cerume appare normale ma in eccesso potrebbe esserci un’infiammazione periferica dovuta ad una dieta di scarsa qualità o ad un’allergia ad una proteina. In questi casi l’alimentazione può provocare intolleranze che colpiscono le zone dove il soggetto è più debole. Ad esempio la pelle o, appunto, l’orecchio. Per prevenire l’otite nel gatto è quindi importante cambiare alimentazione e scegliere crocchette e pasti di prima scelta. Nel caso si sospetti un’intolleranza potrebbe essere necessaria una dieta privativa, somministrando cibo con un’unica fonte di proteina e valutare un eventuale miglioramento della sintomatologia.

Come pulire l’orecchio del gatto

Al padrone rimane poi il compito di pulire le orecchie del gatto, operazione non certo agevole sotto molti punti di vista. Un lavaggio periodico delle orecchie potrebbe però risultare necessario soprattutto per i gatti predisposti a contrarre otiti. Alcuni mici  non gradiranno l’operazione, per cui sarebbe consigliabile abituarli sin da piccoli.

In un ambiente calmo e tranquillo, si prende in braccio il gatto e lo si fa rilassare. Osservate il padiglione auricolare: se è sporco solo quello è sufficiente bagnare con il liquido apposito una garza o un batuffolo passandolo all’esterno senza sfregare. Diversamente, se anche all’interno del condotto auricolare c’è molto cerume vanno versate alcune gocce del prodotto specifico al suo interno, tirando delicatamente verso l’esterno il margine dell’orecchio. In questo modo si agevola la discesa del liquido lungo il condotto. Infine, il padiglione va massaggiato delicatamente e il gatto va lasciato tranquillo. Sarà lui a fare il resto del lavoro: per liberarsi del liquido che lo infastidisce scuoterà la testa, in questo modo il prodotto sarà allontanato dal condotto auricolare portandosi dietro il cerume. Il padiglione va poi pulito di nuovo con la garza. L’operazione potrebbe avere bisogno di più applicazioni e alla fine il gatto va premiato e coccolato in modo che associ questo momento ad un’esperienza positiva da ripetere in futuro.

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