Lo starnuto inverso nel cane: cos’è e come comportarsi

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Foto di repertorio

La prima volta che il proprietario vede il proprio cane alle prese con uno starnuto inverso, se non sa di cosa si tratta, potrebbe spaventarsi molto. Chiamato anche starnuto al contrario, l’aria anziché fuoriuscire violentemente viene aspirata dal cane che sembra quasi soffocare, ma si tratta in realtà di una reazione normale. Quando gli animali domestici starnutiscono, generalmente si alzano, estendono la testa e il collo, allargano le zampe, e inspirano ripetutamente e con forza attraverso il naso. Ogni volta che inspirano, si sente un forte suono, come un rantolio. In genere, un animale domestico starnutirà un paio di volte di seguito, e l’intero episodio si concluderà entro 10 o 15 secondi circa ma ci sono casi in cui si potrà arrivare ad un paio di minuti. Lo starnuto inverso si manifesta più spesso nei cani brachicefali, con il muso schiacciato (Chihuahua, Shitzu, Boxer, Bulldog inglese e francese, carlino)

 Perché il cane fa lo starnuto inverso?

Starnuti inversi e starnuti “regolari” sono riflessi  correlati. Lo scopo di entrambi è quello di espellere un irritante dalla parte superiore del tratto respiratorio. Lo starnuto inverso potrebbe essere dovuto ad una irritazione  alla rinofaringe, l’area che si trova dietro le cavità nasali e sopra il palato molle. Una qualsiasi di queste zone può essere stimolata dall’irritante (fumo, polvere, corpi estranei, allergeni) ma si può verificare anche se il cane mangia o beve in maniera troppo rapida e vorace oppure quando si agita o tira troppo al collare.  Non bisogna farsi prendere dal panico: l’episodio occasionale di starnuto inverso è perfettamente normale. Non si è di fronte ad una patologia ma nel caso gli episodi si riproducano di frequente è bene prenderne nota perché, ad esempio, il cane può essere allergico a qualcosa. Altre cause potrebbero essere polipi o ispessimento alla gola. Per escluderli, è consigliabile rivolgersi al veterinario.

Come comportarsi in caso di starnuto inverso

Gli episodi sono autolimitanti e tendono alla normalizzazione spontanea quindi non serve un trattamento farmacologico specifico.  Si può aiutare però il cane a limitare il più possibile il fenomeno. Questa è la manovra: va esteso il collo verso l’alto e gli va massaggiata la gola, oppure gli si può chiudere le narici in modo da obbligarlo a respirare con la bocca.  In alcuni casi può essere utile portare il cane fuori all’aria aperta.

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