Il Coronavirus mette in crisi le famiglie: le conseguenze sugli animali domestici

Il Coronavirus mette in crisi le famiglie: le conseguenze sugli animali domestici cover
Foto di repertorio

In alcuni Paesi la pandemia ha portato ad un aumento delle adozioni di animali domestici, ma in altri Stati la tendenza è contraria: con la crescita delle difficoltà economiche, molte famiglie decidono di abbandonare i propri cani o gatti.

Tutto ciò ha portato ad un sovraffollamento delle strutture, a loro volta costrette a fare i conti con risorse economiche che si riducono e una forte difficoltà a reperire i vaccini e i farmaci.

Ci sono poi storie di animali domestici rimasti orfani dei loro amici umani, morti a causa del Covid 19. Cani e gatti vengono ritrovati negli appartamenti vuoti. Alcuni vengono lasciati in strada, altri consegnati ai canili o ai gattili. Ad occuparsi di loro, in tutto il mondo, sono le associazioni animaliste.

Tra queste la Society for the Prevention of Cruelty to Animals (SPCA) che ogni giorno si dedica a queste vicende e cerca di sfatare i falsi miti, come quello che sosteneva che gli animali domestici potessero portare il coronavirus.

L’impatto del Covid sulle associazioni animaliste

Le colonie feline vengono chiuse: con il divieto di spostarsi, molti mici non possono più contare sul cibo che portavano loro i volontari che se ne prendevano cura. La situazione rischia ora di precipitare, per questo è fondamentale ricordare il lavoro svolto dalle associazioni animaliste.

In Italia la più attiva è Enpa, Ente nazionale di Protezione Animali, che ha di recente celebrato la “Giornata degli animali”; come spiegato dal vice presidente nazionale, è stata “l’occasione per celebrare e condividere l’impegno che ogni giorno come associazione mettiamo per tutelare gli animali. Con amore, dedizione, conoscenza e tenacia i nostri volontari operano sul territorio per garantire rispetto e libertà per tutti gli animali, siano essi selvatici o domestici”.

L’invito è, per chi può, quello di adottare un animale domestico, donare cibo, coperto o risorse (denaro o tempo in volontariato) per supportare canili e gattili nella propria città.

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