Come addestrare un cane: consigli per cuccioli e cani adulti
Consigli per cuccioli e cani adulti
Solitamente quando il cucciolo viene adottato ha almeno due mesi di vita (se avesse qualche settimana in più sarebbe meglio) e la madre gli avrà insegnato molte azioni indispensabili per agire con gli altri membri della sua famiglia.
Un esempio? Il cagnolino avrà imparato a moderare il morso durante il gioco, in modo da non fare male a fratelli o sorelle. Insomma, prima si inizia ad addestrare il cane, meglio è.
Come educare un cucciolo di cane?
La difficoltà dipende da razza, indole, carattere del cucciolo e se – come dicevamo – ha vissuto abbastanza tempo con madre e fratelli. La prima cosa da fare è insegnare al cane quali siano i suoi spazi, facendogli capire dove può e dove non può andare. Si insegnerà così a Fido a fare la pipì fuori dall’abitazione, ricorrendo anche all’aiuto dei premietti per addestramento dei cani. Va tenuto a mente che è meglio ricompensare il comportamento corretto piuttosto che punire quello scorretto.
Dopo aver insegnato al cucciolo i comportamenti di base, deve comprendere che è l’umano “l’alfa”, ovvero il capofamiglia. Va abituato a dormire nella propria cuccia o cuscino per cani, che deve essere sistemato in una stanza diversa dalla camera da letto e anche lo spazio sul divano, solitamente occupato dal proprietario, va riservato ad altre persone e non a lui.
Insegnare al cane a non tirare e andare al passo potrebbe essere un impegno lungo e faticoso. Molti cani sono così emozionati dall’uscire di casa che spesso non riescono ad ascoltare il proprietario. In questo caso bisogna fermarsi e parlargli con tono calmo. Quando Fido si sarà calmato si potrà ripartire e sarà in grado di ascoltarci. Se si comporterà correttamente il cane andrà premiato con snack, coccole o con un gioco piacevole.
Come addestrare un cane adulto
Molti pensano che addestrare un cucciolo sia più facile ma non è sempre così. Come si è già detto, infatti, la capacità di ascolto del cane dipende da diversi fattori, ma spesso l’esemplare adulto è in grado di calmarsi prima rispetto ad un cucciolino. Può essere più veloce ad ascoltare e ad apprendere perché conosce molte più cose del mondo e la curiosità tipica del cucciolo è ridotta. Anche per lui valgono le stesse considerazioni: premiare il comportamento corretto anziché sgridare, parlargli con tono calmo e senza urlare lo renderà propenso all’ascolto.