Aumentano le adozioni, calano gli acquisti

Sempre più famiglie scelgono ex randagi come compagni a quattro zampe

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Foto di repertorio

Forse il sogno di vedere i box dei canili vuoti potrebbe non essere così utopistico e trasformarsi in realtà. Sempre più famiglie italiane, infatti, scelgono di adottare il proprio compagno a quattro zampe a fronte di una diminuzione di animali acquistati e regalati. A scattare questa fotografia è la terza edizione dell’indagine sui veterinari ed i proprietari di animali da compagnia realizzata per l’associazione nazionale medici veterinari italiani (A.N.M.V.I.) da Research & Consulting di Antonella Cassinari e da K-Research. Lo studio ha preso in considerazione un campione composto da 1003 famiglie italiane, che abbiano instaurato una forma di rapporto di cura e consulenza con i veterinari su tutto il territorio nazionale, in cui sia presente almeno un animale domestico diverso da pesci e invertebrati.

Il sondaggio, realizzato nel dicembre scorso, mette in luce una “cresciuta sensibilità nei confronti dei diritti degli animali che favorisce la disponibilità ad accogliere animali in difficoltà”. Tradotto in pratica, sono sempre più numerosi i cittadini che cercano il loro beniamino a quattro zampe tra quelli abbandonati o randagi ospitati da canili, gattili e associazioni.

Su 1003 intervistati, 478 hanno adottato animali a fronte dei 404 del 2011 e gli “appena” 386 del 2007. Un aumento di sensibilità che va di pari passo alla propensione ad aiutare direttamente animali trovati vaganti. Un dato che fa ben sperare figlio, probabilmente, delle campagne di sensibilizzazione portate avanti non solo dalle associazioni animaliste ma anche a livello istituzionale. Il 45,4% del campione intervistato, infatti, ha adottato animali. Rispetto alla medesima ricerca del 2011, l’acquisto di animali è sceso del 5,6%. In calo anche la tendenza a regalare Pet che ha registrato un – 2,6% che scende ulteriormente ad un -4,4% se confrontato al dato di 10 anni fa. Maggiore empatia è poi rivolta agli animali randagi o abbandonati da mani crudeli: rispetto al medesimo campione del 2011, infatti, le persone che non sono rimaste indifferenti ad animali vaganti sono sensibilmente aumentate facendo schizzare a quota +5,1% i cani che nel loro girovagare senza meta hanno incrociato il cammino di cittadini che hanno deciso di accoglierli nella loro famiglia. Sempre più persone, poi, decidono di andare a cercare il loro compagno a quattro zampe in canili, gattili e rifugi: anche in questo caso, infatti, la ricerca registra un +2,1% rispetto al 2011 che sale a +5,1 se raffrontato allo stesso campione di 10 anni fa.

Per scattare, poi, una macrofotografia dei cittadini più sensibili, ovvero considerando le 487 famiglie che hanno optato per l’adozione, la ricerca mette in luce un aumento di coloro che salvano direttamente il loro animale dalla strada specialmente nel Sud e nelle Isole (85,3%). A farlo, inoltre, sono i nuclei familiari più numerosi (83,8%),  le persone che hanno più animali (86,4%) e da più tempo (82,5%). Negli ultimi anni, infine, si è affermato il ruolo svolto da canili e gattili e da associazioni. Operato, questo, che è risultato più incisivo soprattutto nel Nord Ovest del nostro Paese.

Inversione di tendenza anche tra chi ha invece deciso di acquistare il proprio “peloso”: il 46,9% dei 239 cittadini che hanno messo mano al portafoglio per scegliere il loro animale domestico si sono rivolti ad allevatori segnando un incremento in tal senso del 15,3% rispetto alla medesima ricerca del 2011.

Una maggiore attenzione, dunque, capace di tradurre in termini pratici che l’amore non si compra, si adotta.

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