Allergie e intolleranze alimentari, le soluzioni del Pet Food

Monoproteici, idrolizzati, ipoallergenici, sensitive: ecco cosa sono

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Foto di repertorio

Fastidiosi pruriti, otiti ricorrenti, perdita localizzata di pelo, dermatiti talvolta ulcerative, meno frequentemente disordini gastrointestinali come vomito, diarrea o flatulenza. È sfaccettato il volto delle reazioni avverse al cibo, disturbi legati all’ingestione di un alimento o di una sostanza di cui non è ancora chiara l’ampiezza dell’incidenza.

Secondo il periodico di informazione scientifica “Vet Journal”, facendo riferimento a quanto riportato da BMC Veterinary Research, “tra i cani e i gatti con prurito e quelli con sospette patologie cutanee allergiche, la prevalenza di reazioni cutanee avverse al cibo (CAFR) è sufficientemente elevata da giustificare l’esclusione di questa sindrome con una dieta di restrizione (eliminazione)-provocazione. Ciò deve essere preso in considerazione soprattutto per soggetti con prurito non stagionale o segni di dermatite allergica”, concludono gli autori.

Gli alimenti monoproteici così come quelli composti da proteine idrolizzate, sono le diete d’ elezione consigliate in caso di intolleranze o allergie alimentari. Quando, infatti, si sospetta un reazione avversa al cibo, il veterinario generalmente consiglia in primis una “dieta ad esclusione” ovvero di riempire la ciotola di Fido e Micio con alimenti che fino a quel momento non sono mai stati assunti dal quattro zampe.

Anche i questo caso, il mercato del Pet food corre in aiuto di cani e padroni offrendo una varietà di prodotti formulati ad hoc per rispondere a questa esigenza. L’assunto di base che accomuna tutti i mangimi è il numero ridotto di ingredienti – rigorosamente selezionati – che li compongono. Monoproteici e ipoallergenici sono, dunque, allo stesso modo adatti per animali con queste problematiche, ma qual è la differenza?

  • Monoproteici. Crocchette per cani e gatti ma anche cibo umido in cui le proteine animali sono offerte esclusivamente da una tipologia di carne o pesce. Tendenzialmente, questa categoria di alimenti è poi contraddistinta da una ristretta fonte di amidi e grassi.
  • Idrolizzati: sono cibi contraddistinti da proteine precedentemente sottoposte ad un particolare processo, detto idrolisi appunto, che ne riduce notevolmente il peso molecolare e conseguentemente il potenziale allergizzante.
  • Sensitive o sensible: con questa classificazione commerciale ci si riferisce a crocchette per cani e croccantini per gatti che tendenzialmente si avvalgono solo di una proteina animale e – anche in questo caso -di limitate fonti di amidi rappresentate, nella maggior parte dei casi, da riso o patate.
  • Ipoallergenico: generalmente fa riferimento a linee veterinarie concepite per quattro zampe che si ipotizza essere interessati da allergie o intolleranze alimentari. Alcune aziende propongono alimenti per cani e gatti monoproteici mentre altri si avvalgono di proteine idrolizzate.

Differenti per denominazione, la maggior parte dei prodotti pensati per animali con allergie o intolleranze con matrice alimentare si avvalgono di carni alternative a quelle più comuni. Il pollo e il manzo, dunque, sono frequentemente sostituiti con proteine di pesce, cavallo, agnello, coniglio, maiale, anatra, cervo o addirittura canguro.

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