Alimentazione del cucciolo di cane: 7 cose da sapere
Foto di repertorio
Garantire una corretta alimentazione al cucciolo di cane è di assoluta importanza per tutelare la sua salute, evitare pericolose patologie legate – ad esempio – a carenze nutrizionali e favorire così la crescita per diventare un adulto sano e forte. Ecco, dunque, 7 cose da sapere per non fare errori:
- Fino a quale età un cucciolo è considerato tale? Non esiste una risposta univoca poiché vanno fatte debite e specifiche distinzioni in considerazione della taglia e della razza dell’animale. Una femmina di taglia piccola, ad esempio, può raggiungere la maturità sessuale già a 6-7 mesi, mentre le coetanee di razza media e grande saranno probabilmente ancora in piena crescita. Nelle razze giganti, poi, lo sviluppo fisico prosegue ben oltre l’anno di vita ed è bene, inoltre, considerare che un cane è ritenuto adulto non solo quando ha completato fisicamente la crescita ma anche quando è emotivamente maturo. I produttori di mangimi per cani, fanno genericamente riferimento all’anno di vita ma, per i motivi sopra elencati, prima di passare ad un alimento per adulti è indispensabile chiedere consiglio al proprio veterinario che potrà dare indicazioni puntuali e specifiche.
- Qual è la corretta alimentazione del cucciolo di cane? I pasti devono essere calibrati in base all’età e alla taglia del quattro zampe per evitare di incorrere in squilibri nutrizionali dagli effetti anche gravissimi per la salute di Fido. Tra questi rientra certamente il rachitismo, condizione patologica spesso causata da diete non bilanciate durante la crescita. Si tratta di una patologia scheletrica legata ad uno inadeguato apporto di calcio, fosforo e vitamina D.
- Alimentazione casalinga o mangimi per cani? La scelta spetta esclusivamente al proprietario ma, proprio per le considerazioni fatte sopra, è bene essere consapevoli dell’importanza di tale valutazione. I mangimi per cuccioli sono completi e attentamente formulati per rispondere alle specifiche esigenze nutritive legate alla fase di crescita del cucciolo ed scongiurare i rischi sopra menzionati. Chi, invece, sceglie la dieta Barf o quella casalinga, bando al fai da te: calcolare il fabbisogno energetico così come quello nutrizionale non è semplice, ed è altrettanto facile sbagliare. Per non commettere errori che, come abbiamo visto, possono avere ripercussioni anche gravi sulla salute di Fido, è indispensabile – soprattutto in questa delicato momento della sua vita – affidarsi ad un veterinario nutrizionista in modo che possa formulare una dieta equilibrata e adatta a sostenere il cucciolo durante la crescita.
- Nel caso si scelga di affidarsi all’alimentazione industriale, seguire strettamente le razioni giornaliere indicate dal produttore nelle apposite tabelle nutrizionali suddividendo il quantitativo totale in almeno 3 pasti giornalieri. Questi, devono essere “serviti” preferibilmente nello stesso luogo e alla stessa ora. Ricordarsi, inoltre, di lasciare acqua fresca sempre a disposizione e dunque di cambiarla quotidianamente anche in caso non venga del tutto consumata.
- È sempre buona norma chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia per capire se l’alimento prescelto è quello più adatto al nostro amico a quattro zampe. Talvolta, infatti, il medico potrebbe suggerire una diversa somministrazione del pasto. Ai cuccioli di cane meticci dei quali non si conosce la taglia della madre, ad esempio, potrebbe essere talvolta indicato lasciare sempre a disposizione il cibo per evitare che assumano un quantitativo inadeguato di nutrimento con conseguenze anche molto gravi come quelle citate. Ovviamente, tale scelta deve essere operata da un medico veterinario esperto in nutrizione che valuterà il singolo caso.
- Nel momento dell’introduzione del cucciolo in famiglia, bando ad un cambio repentino di alimento. Per evitare di causare diarrea e problemi digestivi, il passaggio al nuovo cibo deve avvenire in maniera graduale spalmandolo, indicativamente, in 7 giorni circa.
- Vietate corse e giochi dopo i pasti. Dopo aver mangiato, il cucciolo deve rimanere calmo e rilassato per non rischiare che possa incorrere nel pericolo di torsione gastrica. Evitare, dunque, di farlo saltare e correre nelle 2-3 ore successive al pasto. In questo senso, dunque, non assecondare richieste di gioco ed evitare situazioni che possano incentivare il quattro zampe a scorrazzare liberamente in questo lasso di tempo.
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