Primavera, è tempo di cambio della muta

Primavera, è tempo di cambio della muta cover
Foto di repertorio

Veri e propri gomitoli di pelo che rotolano incessanti per casa evocando gli agglomerati di piante secche che, immancabili, contraddistinguono i film western. Il cambio di stagione trasforma le case di chi ha cani e gatti in un vero e proprio teatro della guerra al pelo morto da combattere a colpi di aspirapolvere e spazzole. È proprio in questo periodo dell’anno, infatti, che si registra la maggior perdita poiché Fido e Micio si “spogliano” del folto manto invernale per adeguarsi all’aumento delle temperature.

Cambio del pelo

La muta, ovvero il cambiamento stagionale del pelo del cane e del gatto, è legato a due periodi dell’anno: l’autunno e la primavera. Nel primo caso, il quattro zampe si prepara ad affrontare i mesi invernali infoltendo il mantello che poi, qualche mese più tardi, diraderà con l’aumentare della colonnina di mercurio. Ovviamente, è proprio nel passaggio tra il manto invernale e quello estivo che si produrrà molto più pelo caduco. Questo ricambio genera un disagio per i proprietari di animali, che si ritrovano a dover raccogliere quotidianamente elevate quantità di pelo, ma certamente ancora più fastidioso per i nostri amici a quattro zampe che proprio in questo periodo dell’anno hanno bisogno di maggiori attenzioni.

Il cambio della muta, infatti, può generare l’accumulo di boli di pelo specialmente nel gatto per via della sua abitudine a leccarsi frequentemente. Non è raro assistere, soprattutto tra i felini dal manto lungo, alla formazione di agglomerati di pelo che possono portare a conseguenze più o meno gravi. Attraverso il vomito e le feci, il micio si libera di questi fardelli pelosi ma quando questa espulsione per qualche motivo non avviene, il gatto potrebbe andare incontro a pericolose occlusioni.

Cambio della muta: cosa fare?

Spazzolare regolarmente il manto del cane e del gatto è certamente la prima regola da seguire per limitare l’ingestione della pelliccia da parte dei nostri compagni a quattro zampe e contenere, al tempo stesso, la perdita nell’ambiente domestico.

Una spazzolatura costante agevola non solo la rimozione della pelliccia morta ma impedisce anche la formazione fastidiosi nodi che sarebbero poi difficili da districare con il rischio di strappare il pelo e fare male al nostro fedele amico. La frequenza di questa pratica dipende dal tipo di mantello: gli animali a pelo lungo avranno bisogno di essere spazzolati più frequentemente rispetto a quelli a manto corto. Pettini, spazzole, cardatori vanno scelti, dunque, in base al tipo di manto dell’animale per sfruttare al massimo la loro efficienza.

Per aiutare ad espellere gli agglomerati di pelo ingerito, esistono poi le paste al malto che favoriscono il transito intestinale. Si tratta di alimenti complementari per cani e gatti generalmente a loro molto graditi che possono essere aggiunti alla razione di cibo oppure somministrati tal quale. Un utile alleato nella guerra ai peli morti, infine, è costituito da dieta ricca di fibre proprio perché, anche in questo caso, favorisce il transito intestinale e dunque lo smaltimento dei boli.

 

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