Gatto in vacanza con noi, sì o no?

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Foto di repertorio

Portare il gatto in vacanza con noi oppure lasciarlo a casa? Soprattutto in questo periodo dell’anno, sono tanti i cittadini che si pongono la stessa domanda. Divisi tra il desiderio di non separarsi dal proprio animale domestico e il timore che per lui sia più uno stress che un’esperienza piacevole, non è sempre facile capire quale sia la scelta migliore.

Qualche consiglio utile in tal senso, lo forniscono i veterinari esperti in comportamento felino dell’Ohio State University, secondo i quali, se possibile, è consigliabile lasciare il gatto a casa. Se nessun altro membro della famiglia, o delle persone che gravitano attorno ad essa, può prendersi cura di Micio in assenza del proprietario, una buona soluzione è avvalersi di un pet-sitter. In questo modo, infatti, il felino domestico non dovrà affrontare lo stress legato ad un cambio d’ambiente che rientra tra i possibili fattori scatenanti di alcuni disturbi tra i quali, ad esempio, la cistite. Gli animali sono infatti rassicurati dalla routine, dai luoghi a loro familiari.

Nel caso in cui si affidi Micio ad un cat-sitter, è buona regola farglielo conoscere qualche settimana prima della partenza. L’ideale sarebbe organizzare un paio di occasioni di gioco in modo che il quattro zampe e chi se ne occuperà possano conoscersi. Durante questi incontri, via libera all’utilizzo di golosi premietti per favorire un relazione positiva tra il gatto e la persona che si occuperà di lui. Ogni animale ha i suoi tempi per prendere confidenza con le novità dunque potrebbe volerci del tempo prima che Micio si abitui alla nuova presenza. Lasciate che sia il gatto a decidere se e quando avvicinarsi quando si sentirà a suo agio senza forzarlo.

Sarebbe importante, poi, rispettare per quanto possibile i ritmi quotidiani a cui è abituato il quattro zampe. In questo senso, un buon consiglio è quello di fare una lista che includa l’ora del giorno in cui – generalmente – viene servita la pappa, dove Micio ama essere accarezzato oppure quale gioco è per lui irresistibile. Ovviamente non apportare variazioni di sorta alla dieta abituale.

Se la scelta, invece, è quella di affidare il felino domestico ad una pensione, in un ambiente dunque a lui estraneo con persone ed animali sconosciuti e con ritmi totalmente stravolti, i veterinari consigliano di affidare il quattro zampe unitamente ad oggetti a lui familiari: la sua cesta preferita -ad esempio – in cui potersi rifugiare gli garantirà un luogo sicuro e familiare in cui andare a dormire mentre è solo. Un indumento del proprietario, inoltre, grazie al suo odore rassicurerà Micio dandogli la sensazione che il compagno umano sia nelle vicinanze.

È, infine, possibile favorire rilassamento e benessere psicofisico del gatto attraverso il ricorso ad integratori naturali che hanno certamente il grande vantaggio di non avere effetti collaterali. In questo senso, è ormai nota l’efficacia di prodotti che si avvalgono di molecole del tutto simili agli ferormoni facciali felini, sostanze biochimiche che trasmettono un messaggio di benessere e calma esercitando un vero e proprio effetto anti-stress su Micio. Madre natura, inoltre, attraverso le sostanze contenute nelle piante, mette a disposizione diversi alleati per stimolare le naturali funzioni fisiologiche dell’organismo contro agitazione, ansia, nervosismo che trovano un felice impego anche in contesti quali la sindrome dell’abbandono.

 

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