Strage di randagi a Dubai in vista dell’Expo: lanciata una petizione
L’Expo di Dubai che si svolgerà nel 2021 si sta facendo anticipare da una vera e propria strage di cani e gatti randagi. Lo denunciano gli animalisti che hanno lanciato una petizione sul sito specializzato Change.org. Sono centinaia gli animali che starebbero sparendo, con multe salate per i residenti che nutrono questi sfortunati quattro zampe privi di famiglia.
Il governo è convinto che l’assenza di randagi dalle strade migliorerà la reputazione dello Stato. “Attualmente – si legge nella petizione – circa 100mila gatti, decine di migliaia di cani ad Abu Dhabi e altrettanti a Dubai stanno cercando di sopravvivere in condizioni molto difficili”.
Il triste destino dei randagi di Dubai
Gli animali randagi dei due Stati arabi vengono raccolti e portati in dei rifugi che però non hanno abbastanza spazio per tutti. Come si potrà immaginare, questi luoghi sono caldissimi: si arriva a sessanta gradi e spesso cani e gatti vengono lasciati senza acqua, cibo e ombra. Si tratta di randagi che in molti casi erano rimasti senza casa a causa della pandemia, quando inizialmente si sosteneva che il coronavirus potesse essere trasmesso anche da cani e gatti. In particolare sarebbero stati uccisi più di 500 felini.
Da anni negli Emirati Arabi c’è un problema di randagismo, nonostante 12 anni fa il Ministero dei cambiamenti climatici abbia reso l’abbandono degli animali domestici un reato punibile. “Chiediamo al Ministero – si legge nella petizione – di creare stazioni fisse di alimentazione per i quattro zampe senza casa invece che raccoglierli e ucciderli o abbandonarli nel deserto a morire. Chiediamo al governo degli Emirati Arabi Uniti di fornire servizi di sterilizzazione gratuiti per rallentare l’ulteriore crescita della popolazione di randagi e servizi veterinari gratuiti per gli animali feriti”.