Perdita di pelo nel cane e nel gatto: come comportarsi?

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Foto di repertorio

Con l’avvicinarsi dei mesi più caldi, gli animali iniziano la muta del mantello. Sia il cane sia il gatto sostituiscono i peli vecchi e danneggiati con altri, nuovi e sani. Tale perdita di pelo può essere considerata fisiologica se avviene in modo uniforme e in maniera limitata. Deve fare preoccupare invece un’eccessiva perdita di pelo o una perdita a chiazze; in questo caso c’è probabilmente un problema e sarà compito del veterinario capire quale sia la sua origine.

È bene quindi consultare il prima possibile uno specialista nel caso in cui si noti che la perdita di pelo si accompagna ad un fastidio da parte dell’animale: prurito, ferite, escoriazioni, arrossamento della cute o ispessimenti e forfora. Può trattarsi di una situazione non fisiologica.

Ospiti sgraditi nel pelo?

In caso ci si trovi in presenza di parassiti (pulci, zecche, pidocchi) l’animale sentirà prurito e tenderà a grattarsi, leccarsi e mordicchiarsi, con l’intento di provare sollievo. Facendo così, è probabile che si asporti del pelo provocandosi delle ferite. Quando si sospetta la presenza di parassiti, si deve subito controllare attentamente il mantello alla ricerca, non sempre facile, dell’ospite indesiderato: uno degli indizi, particolarmente visibile negli animali a pelo chiaro, è la presenza di puntini neri che altro non sono che le feci di pulci. In questo caso un buon antiparassitario può aiutare a risolvere il problema.

Molto spesso però, la perdita di pelo è dovuta ad allergie che possono essere da contatto o alimentari. Esistono inoltre allergie atopiche, dovute all’inalazione di allergeni (polvere, polline, muffe) che si manifestano in determinati periodi dell’anno. Va detto che per gli animali domestici nella maggior parte dei casi si tratta di problemi dovuti all’alimentazione che se scorretta e sbilanciata può causare una perdita eccessiva di pelo. Le proteine che più spesso sono causa di fastidi di questa natura sono pollo e pesce non bianco ma anche grano, mais, soia che gli animali non digeriscono con la nostra facilità. Altri fattori da tenere in considerazione sono quelli ormonali oppure stress e patologie di vario tipo.

Cosa fare nel caso si noti una perdita di pelo

Il padrone può aiutare il proprio amico a quattro zampe spazzolandolo quotidianamente. Si tratta di un’operazione che è spesso molto gradita dal cane e dal gatto e che serve per allontanare i peli distaccati dal bulbo. Servirà poi un’attenzione particolare ad una dieta equilibrata, bilanciata, adatta alla stagione e alle caratteristiche dell’animale, ricca di proteine e acidi grassi (in particolare Omega 3 e Omega 6). Consigliabile scegliere sempre  un alimento con una ricetta semplice, con poche materie prime ma di qualità elevata. Mangimi di scarsa fattura infatti aumentano il rischio della perdita di pelo.

Nel caso si sospetti che l‘alimentazione del cane o del gatto sia la causa dell’alopecia si può ricorrere ad una dieta privativa, con alimenti monoproteici e grain free, e valutare l’eventuale remissione dei sintomi. La finalità è duplice, diagnostica e terapeutica: in sostanza si elimina una fonte proteica utilizzandone un’altra, ad esempio si può scegliere di togliere alimenti a base di pollo sostituendoli con altri a base di agnello o manzo.

Si può valutare infine di aggiungere alla dieta alcuni integratori specifici, ricchi di preziosi acidi grassi e vitamine, altamente appetibili e in grado di migliorare lo stato di salute del pelo di cani e gatti. La questione della perdita di pelo è particolarmente delicata per i gatti che, leccandosi, lo ingeriscono. Alla lunga il pelo si agglomera in boli che possono causare ostruzione intestinale. Per questo è utile l’utilizzo di paste che favoriscono la progressione e la fuoriuscita del bolo.

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