Mangime per cane: attenzione agli agglomeranti e agli astringenti

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Foto di repertorio

Cosa sono gli agglomeranti e gli astringenti che si possono trovare all’interno dei mangimi per cani delle aziende più famose? Il loro scopo spesso è tutt’altro che nobile: nascondere la scarsa qualità del cibo che viene venduto.

Astringenti e agglomeranti: cosa sono

Il più noto astringente che viene utilizzato – ed anche il più naturale – è l’acido ascorbico. Si tratta dello stesso che è contenuto all’interno del limone, le cui funzionalità sono piuttosto note: rallentare il transito intestinale.

Gli astringenti nei mangimi fanno spesso il paio con gli agglomeranti, il cui scopo è quello di rendere le feci più compatte. Due esempi: bentonite e la clinptilolite la cui presenza è normale soltanto se vengono utilizzati in un mangime di tipo gastrointestinal. Maggiore attenzione deve scattare nel padrone nel caso in cui queste argille vengano inserite sistematicamente nella composizione delle linee di mantenimento che si somministrano quotidianamente a Fido.

Perché agglomeranti e astringenti vengono messi nel cibo per cani

Lo scopo di questi additivi – come accennato – è quello di coprire il danno causato dalla scarse materie prime che compongono i mangimi delle grandi aziende, composti da carne e derivati provenienti dallo scarto dell’industria e spesso da Stati non europei. Non vengono quindi rispettati gli standard di qualità imposti dal Regolamento CE.

L’intestino del cane e la sua cute soffrono l’alimentazione a base di un cibo così scarso, con due risultati: diarrea e prurito. Quest’ultimo sintomo solitamente causa minor allarme nel proprietario mentre un’irregolarità nelle feci desta maggior preoccupazione. Il padrone del cane potrebbe quindi rivolgersi al veterinario che, come primo suggerimento, consiglierà un cambiamento della dieta e dell’alimentazione di Fido. Così le aziende nascondo con questi escamotage – astringenti ed agglomeranti, appunto – il sintomo più evidente del malassorbimento del cibo da parte del cane.

Il consiglio da tenere a mente è quello di scegliere sin dal principio un mangime sano e di qualità. L’intestino degli animali alimentati con mangimi di scarsa fattura disimpara a digerire correttamente e  il passaggio dai cibi industriali ad altri di qualità maggiore può richiedere un mese di tempo per essere efficace. Abituando i cani sin da piccoli a questo tipo di alimentazione, invece, si risparmieranno soldi dal veterinario dando il meglio a Fido.

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