Come si contano gli anni dei cani?

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Foto di repertorio

È corretto pensare che 1 anno canino equivalga a 7 anni umani? No. Questa regola, ancora oggi molto radicata, è una vera e propria credenza sfatata quotidianamente dalla qualità di vita di quadrupedi che hanno superato abbondantemente i 10 anni di età con intatta vitalità. Allo stesso modo, ad essa sfuggono le vite di Fido longevi che hanno superato i 20 anni accanto ai propri compagni umani: ad oggi, il Guinness World Records ha riconosciuto come il cane più vecchio del mondo un pastore di 29 anni che – applicando la vecchia regola – sarebbe dunque morto all’impensabile età di 203 anni.

Come si contano gli anni dei cani?

La regola più accreditata dagli esperti, fa un grosso distinguo tra i primi anni di vita del cane e quelli successivi al secondo. Secondo questa indicazione, infatti, al compimento del primo anno di vita Fido sarebbe in piena adolescenza poiché avrebbe – indicativamente – 15 anni umani. A differenza delle persone, infatti, il quadrupede a questa età ha già raggiunto la maturità sessuale. Al termine dei successivi 12 mesi, il quattro zampe avrebbe una età equivalente a circa 24 anni umani.

Superati i due anni di età, il calcolo cambia e ogni “compleanno” fa aumentare l’età canina di 4 anni. Dunque, ad esempio, un cane di 3 anni avrebbe circa 28 anni umani, una di 6 sarebbe uno splendido 40enne umano e così via.

Ovviamente si tratta di formule estremamente indicative e generiche. A pesare sul calcolo dell’età del cane è, infatti, anche taglia e razza. Cani di taglia piccola hanno una aspettativa di vita decisamente superiore a quelli di taglia media o grande: se un alano ha infatti una aspettativa media di vita di 8-10 anni, questa sale a 13-16 per uno yorskshire terrier.

Età anagrafica ed età biologica

Fare raffronti con l’età umana è certamente suggestivo ma ricordiamoci che si tratta sempre di cifre indicative. L’età anagrafica è – ancor più per gli animali – una cifra che spesso non coincide con quella biologica ed altrettanto frequentemente non intacca lo spirito. Del resto, così come affermato da Aaron Katcher, “il cane è un eterno Peter Pan, non invecchia mai, perciò è sempre disponibile ad amare ed essere amato”.

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