Filaria e Leishmania, vietato abbassare la guardia
L'estate sta finendo ma continua la necessità di fare prevenzione rispetto queste due pericolose malattie
L’autunno è alle porte e fa sentire la sua vicinanza con qualche tanto attesa pioggia e un calo generalizzato delle temperature ma le tanto odiate zanzare non hanno ancora smesso di fare i loro banchetti di sangue. Proprio per questo motivo, dunque, fino ad ottobre/novembre – nelle zone più calde d’Italia addirittura dicembre –, l’imperativo è non abbassare la guardia ma continuare a proteggere i nostri cani con profilassi mirate da malattie pericolose come leishmaniosi e filaria.
Cosa sono?
Per quanto riguarda le leishmaniosi, un approfondimento su questa patologia lo avevamo dedicato prima della stagione estiva ma – per riassumere – possiamo dire che si tratta di una malattia infettiva veicolata dai flebotomi o pappataci, insetti di colore giallo di piccole dimensioni. La leishmaniosi colpisce il sistema immunitario del cane rendendolo vulnerabile agli attacchi di qualsiasi agente patogeno. Purtroppo, una volta contratta, non è guaribile in via definitiva ma può essere, tuttavia, tenuta sotto controllo seguendo attenti protocolli terapeutici.
La filariosi, invece, viene trasmessa al cane attraverso la puntura delle zanzare comuni comprese quelle tigre. Queste, pungendo Fido, possono infettarlo con forme larvali dei vermi che vengono letteralmente iniettate nell’apparato circolatorio della vittima. Una volta dentro l’organismo, i parassiti crescono raggiungendo anche 30 centimetri di lunghezza e insediandosi, infine, nel cuore. Se diagnosticata, questa malattia può essere curata efficacemente con farmaci specifici ma, in mancanza di un trattamento tempestivo, la filariosi può cagionare la morte dell’animale.
Ci sono zone maggiormente a rischio? Sì, anche se non ci sono aree esenti in cui poter stare tranquilli poiché ormai queste malattie sono diffuse a macchia di leopardo su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda la leishmaniosi, le regioni maggiormente a rischio sono quelle costiere del Centro-Sud Italia, in particolar modo quelle del versante Tirrenico e nelle isole. Dunque, a partire dalla Liguria scendendo alla Toscana, interessa praticamente tutto il meridione, Sardegna e Sicilia comprese. Diversi casi, tuttavia, sono stati registrati anche al nord come in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna arrivando persino in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.
L’incidenza della filariosi, invece, interessa maggiormente le regioni che si affacciano sulla Pianura Padana dunque Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. La prevenzione è tuttavia raccomandata a tutti, indipendentemente dalla zona di residenza, ed è fondamentale sempre e comunque fare riferimento al proprio veterinario sia per adottare i farmaci e gli antiparassitari per cani più adatti che per seguire la profilassi più indicata dopo gli accertamenti del caso.
Con la fine dell’estate, dunque, non termina la prevenzione rispetto a queste due gravi malattie parassitarie. Oltre a completare il ciclo di farmaci per la prevenzione, nel caso si sia optato per pillole o tavolette masticabili, è bene continuare a proteggere i nostri animali domestici dalla puntura di sgraditi insetti adottando tutte le misure cautelative del caso. Largo agli antiparassitari, sotto forma di pipette spot on o collari – magari coadiuvati dall’utilizzo di prodotti naturali repellenti sotto forma di spray o salviette – per rendere maggiormente efficace l’azione. Bando al fai da te. Fare sempre riferimento, lo ribadiamo, al proprio medico veterinario per impostare le misure preventive più adatte alla zona di residenza e tutelare così nella maniera più idonea la salute dei nostri beniamini a quattro zampe.