Il mio cane ha paura dei botti, cosa fare?

Il mio cane ha paura dei botti, cosa fare? cover
Foto di repertorio

Boati improvvisi, inaspettati quanto spaventosi, che scatenano grande paura e causano il decesso di molti animali nel loro disperato tentativo di trovare un luogo in cui sentirsi sicuri. I fuochi d’artificio vengono percipiti in questo modo dagli animali che, nel vano tentativo di trovare un posto tranquillo, scappano in preda al panico.

Se per alcune persone sono uno spettacolo irrinunciabile per dare il benvenuto al nuovo anno, per i nostri amici a quattro zampe sono spesso motivo di terrore quando non un appuntamento con la morte.

Ogni capodanno, purtroppo, è contraddistinto da un vero e proprio bollettino di guerra, una carneficina dai contorni indefiniti. Non è, infatti, possibile quantificare numericamente le vittime poiché – per quanto riguarda gli animali di proprietà – non tutti i padroni di cani e gatti sporgono denuncia in caso di fuga del proprio Pet.

Non esiste un data base, a livello nazionale o regionale, in cui vengano riportati i ritrovamenti registrati dai canili territoriali e dai soggetti preposti al recupero delle carcasse. Anche se fosse possibile reperire questi dati, inoltre, ciò non sarebbe comunque sufficiente per rendere l’entità dell’ecatombe.

I dati diffusi dal WWF

Per avere una foto realistica, infatti, a queste file di vittime andrebbero aggiunte quelle composte dagli animali selvatici che, secondo il dato diffuso dal WWF, rappresenterebbero l’80% dei morti. Se è vero che le specie coinvolte sono eterogenee, quella maggiormente colpita sarebbe quella dei pennuti: svegliati bruscamente dal riposo notturno, si alzano in volo cercando istintivamente una via di fuga finendo frequentemente per colpire mortalmente un ostacolo a causa della mancata visibilità. Altri uccelli, invece, abbandonano il loro dormitorio invernale, vagheranno per chilometri e, non trovando altro rifugio, finiranno per morire di freddo o per lo stress indotto dai botti.

Per il WWF, lunico modo per fermare questa mattanza è vietare definitivamente e in maniera omogena l’uso della polvere pirica. Le motivazioni sono presto dette: l’uomo è l’animale con l’udito meno sviluppato. Un cane, ad esempio, percepisce un rumore a una distanza 4 volte superiore rispetto a noi. Scegliere di non accendere la miccia di petardi e fuochi d’artificio dovrebbe essere, dunque, una scelta ovvia pensando che, così facendo, si sta probabilmente spegnendo la vita di qualcun altro.

Se proprio non si volesse rinunciare ad assistere agli spettacoli di luce, la coscienza dovrebbe imporre di optare per fuochi d’artificio silenziosi che – al pari di quelli tradizionali – garantiscono lo stesso spettacolo pirotecnico senza gli effetti collaterali legati al boato degli scoppi. Una scelta intelligente che, già da qualche anno, è stata prediletta anche da alcune amministrazioni comunali che in questo modo hanno soddisfatto gli affezionati ai tradizionali spettacoli pirotecnici tutelando, al tempo stesso, la vita degli animali.

Come proteggere i propri animali domestici?

Un valido alleato per aiutare il proprio Pet a mantenere la calma, lo forniscono integratori alimentari per cani e gatti e dispositivi che, in maniera naturale, favoriscono rilassamento e serenità nell’animale.

Ci sono, tuttavia, altri accorgimenti pratici che è indispensabile adottare per proteggere i quattro zampe timorosi. Eccone 4:

  • Non lasciare il proprio Pet sul terrazzo, legato alla catena o solo in giardino per evitare che, in preda al panico, finisca per ferirsi anche gravemente nel tentativo di fuggire.
  • Durante eventi o ricorrenze in cui è prevista l’esplosione dei fuochi d’artificio, è vivamente consigliato tenere al sicuro, tra le quattro mura domestiche, i quattro zampe compresi quelli abituati a vivere in giardino. È poi auspicabile smorzare la deflagrazione dei botti abbassando le tapparelle o chiudendo le imposte e tenendo la televisione o la radio accesa a volume sufficientemente alto.
  • Non lasciare cani e gatti, in particolar modo quelli paurosi, da soli la notte di Capodanno. Qualora ciò non fosse possibile, una valida soluzione potrebbe essere quella di chiuderli nel loro trasportino in modo che si sentano maggiormente protetti. Se il Pet non fosse abituato al kennel, potrà essere chiuso in una stanza della casa – preferibilmente a lui conosciuta-, rigorosamente privata di oggetti con i quali l’animale potrebbe ferirsi accidentalmente. Una buona insonorizzazione potrebbe poi fare la differenza: per farlo nella maniera più efficace possibile, è indispensabile chiudere accuratamente finestre, tapparelle o scuroni e – lo abbiamo già detto – cercare di attutire il rumore dei botti lasciando apparecchi televisivi o radiofonici accesi. Per evitare che, sopratutto il cane, graffi il legno della porta nel tentativo di aprirla, è possibile ricoprire l’uscio con materiale isolante, come ad esempio cartone o pluriball,  avendo cura di attaccarlo saldamente.
  • Non esagerare con coccole e carezze in caso di timore poiché invece di avere effetto rassicurante si rischierebbe di suscitare la reazione opposta. Molti padroni non lo sanno ma una “dose” eccessiva di attenzioni premurose potrebbe rinforzare lo stato ansioso dell’animale. Il comportamento corretto da tenere, dunque, è adottare un atteggiamento tranquillo e il più normale possibile accarezzando il proprio amico a quattro zampe soprattutto nei momenti di tranquillità ed evitando – di contro – quelli di agitazione per non rischiare di rinforzare quel comportamento.
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