Adozione cani adulti, al bando le paure!
Sono gli ultimi degli ultimi, ergastolani innocenti condannati a scontare una vita dietro alle sbarre dei canili. Parliamo dei cani adulti che, per qualsiasi motivo, finiscono nelle strutture per quattro zampe senza famiglia.
Tra i cani in adozione, la loro chance di essere scelti da una famiglia è inversamente proporzionale alla loro età. Animali per i quali le richieste di adozione sono certamente più scarse rispetto a quattro zampe cuccioli o molto giovani. Quando a frenare la loro scelta non sono le paure rispetto alla loro ridotta aspettativa di vita, scontano quelle credenze tanto miopi quanto comuni che li targa come quadrupedi dal carattere formato che non saranno in grado di abituarsi alle regole della casa. Nulla di più falso.
Scegliere di adottare cani adulti
Per dimostrarlo basterebbe raccontare le testimonianze di chi ha scelto di adottare un cane non solo adulto ma talvolta, addirittura, anziano. Persone che sono riuscite ad andare oltre l’età anagrafica, superando le seppur umane reticenze legate all’idea di soffrire per una ipotetica aspettativa di vita più breve. Paure comprensibili, certamente, che però devono essere bilanciate dalla consapevolezza che nessun animale, nemmeno un cucciolo, ha “garanzia di 10 anni, soddisfatti o rimborsati”.
Se è indiscusso che decidere di aprire la porta della propria casa a chi è stato abbandonato è sempre una scelta lodevole, accogliere chi non è più un ragazzino oppure ha qualche pelo imbiancato è, ancora di più, un gesto d’amore. Al di là di ogni retorica, quando si riesce ad andare oltre la comune ma egoistica paura di soffrire per la ridotta prospettiva di vita di un animale, si regala di fatto a quell’essere vivente una seconda vita. Parentesi etica a parte, accogliere animali adulti ha anche indiscussi vantaggi pratici. Inaspettate sorprese, non sempre considerate dagli aspiranti adottanti, che riservano certamente grandi soddisfazioni.
Sfatiamo i luoghi comuni
Luogo comune n 1. “Cane adulto? No grazie, prendo un cucciolo così lo cresco come voglio io!” Errore. Etologicamente, il cane forma il suo carattere nei primi anni di vita dunque, in realtà, scegliere un animale adulto significa poter accogliere all’interno della propria famiglia un individuo proprio a partire dalle sue peculiarità caratteriali. In questo senso, se vogliamo, il cucciolo è, invece, un irresistibile ed emozionante salto nel buio.
Luogo comune n2. “È troppo grande per imparare i ritmi della famiglia”. Sbagliato. Animale sociale per antonomasia, il cane continua ad apprendere in ogni periodo della sua vita imparando regole nuove. Inoltre, cane adulto vuole anche dire maturo nella migliore accezione del termine. Volendo fare un parallelismo nuovamente con i cuccioli, i cani adulti sono decisamente più facili da gestire e imparano velocemente le regole della casa. I cani adottati provenienti da esperienze di abbandono, poi, sviluppano quasi sempre un attaccamento molto forte nei confronti del nuovo proprietario che spesso sfocia in una vera e propria adorazione rispetto al compagno umano. Spesso, nutrono una sorta di riconoscenza: a differenza di chi considera naturale crescere e vivere accanto al proprio padrone, non danno per scontato sentirsi parte di un branco.
Una devozione ben nota da chi ha avuto l’onore di accogliere un quadrupede non più giovanissimo nella propria vita. Eppure, i canili sono pieni di tesori nascosti, talenti inespressi, individui incompresi. Sono colmi di quattro zampe il cui anno di nascita – spesso solo supposto e scritto velocemente su un libretto – preclude l’ingresso in famiglia. Fido che vestirebbero alla perfezione i panni di miglior amico dell’uomo.
Storie di cani adulti felicemente adottati
Carlo, Marisa, Aida, Sole, Calì, Jeff sono solo una piccola rappresentanza di chi ha avuto la fortuna di incontrare, nella propria terza età, umani che li abbiano spogliati del mantello d’invisibilità nel quale erano ammantati da sempre. Quattro zampe che, dopo una vita trascorsa dietro alle sbarre di un box, hanno avuto la possibilità di scoprire il mondo al di fuori da quei pochi metri quadri e di ripagare, con inestimabile amore e fedeltà chi, proprio attraverso l’adozione, gli ha regalato una seconda vita degna di essere definita tale.