Alimentazione vegetariana per cani e gatti? Attenzione alle carenze alimentari
Escludere gli animali e i loro derivati dalla dieta è una scelta etica che, talvolta, viene estesa anche ai nostri animali domestici. Spesso, infatti, nasce tra chi ha scelto di seguire una dieta cruelty free, il desiderio riempire la ciotola dei propri amici a quattro zampe “solo” con frutta e verdura.
Un’aspirazione sempre più diffusa tanto che ha spinto anche i produttori a mettere a punto crocchette vegetariane per cani e analoghe linee specifiche per i gatti. Tale trend ha, tuttavia, alimentato un dibattito acceso soprattutto tra i proprietari di animali ma non solo. All’interno del mondo della medicina veterinaria, in linea generale, c’è un’apertura ad una dieta di tipo vegetale per i cani, ma così non è per Micio per il quale i veterinari raccomandano, pressoché unanimemente, un’alimentazione a base di proteine animali per soddisfare le esigenze nutrizionali di chi è un carnivoro puro.
Il parere dell’esperto
Abbiamo sentito in merito il Professor Pier Paolo Mussa, eminente esperto in alimentazione per cani e gatti a livello europeo.
La diatriba sull’adeguatezza della dieta vegana e vegetariana per cani e gatti è accesa tra gli stessi padroni che per scelta non mangiano animali e loro derivati. Dove sta la verità? Dunque, quando può essere seguita e a quali animali è possibile proporla?
“Per il gatto sono sconsigliabili diete di questo tipo in quanto, essendo carnivori stretti, sono molto dipendenti dai prodotti di origine animale. Il cane potrebbe anche essere alimentato con diete vegetariane, a patto che fossero adeguatamente integrate; quelle vegane sono da escludere. Le carenze alimentari richiedono spesso tempi molto lunghi prima di dar origine a problemi patologici per cui l’assenza di un rapporto causa: effetto rapido non consente ai proprietari di trarre conclusioni adeguate”.
Ci sono condizioni di salute che in maniera assoluta non sono compatibili con un regime alimentare completamente vegetale? E, al contrario, nella sua esperienza, ha seguito casi in cui diete di questo tipo hanno avuto effetti benefici?
“Questa moda, derivata dall’umana, è recente per cui manca una casistica scientifica. Oggi si sa con sicurezza che cani e gatti hanno dei fabbisogni specifici di alcuni aminoacidi, acidi grassi, minerali e vitamine che non si ritrovano o non sono presenti in quantità sufficienti nei vegetali. I cani dei contadini di qualche decennio addietro erano nutriti prevalentemente con prodotti vegetali, ma la loro vita media era circa la metà di quella dei loro parenti attuali. I gatti di campagna, trattati allo stesso modo, avevano però libero accesso a topi ed uccelli, mentre quelli attuali, relegati in appartamento, non hanno più questa possibilità”.
Cosa consiglia a chi sceglie un’alimentazione vegetariana per il proprio Micio?
“Gli consiglierei – afferma lapidario Mussa – di tener conto di quanto ha stabilito madre natura e di abbandonare questo tipo di alimentazione. Gli animali non sono esseri umani, hanno esigenze nutritive completamente diverse dalle nostre ed applicare ad essi le nostre convinzioni, prive di riscontri scientifici, è ingiusto e può nuocere alla loro salute.
Alimenti vegetali possono essere una buona scelta per integrare la dieta in quegli animali che mangiano carne ma che magari rifiutano le verdure per integrare?
“Alcuni vegetali (ad esempio i cereali), adeguatamente cotti, sono ben digeriti da cani e gatti e, in percentuali adeguate, possono essere inseriti nelle comuni razioni. Le verdure apportano fibre che servono a regolare la peristalsi intestinale e le fermentazioni dell’ultimo tratto dell’intestino. I carnivori non le gradiscono molto e, per far sì che vengano consumate, è utile sminuzzarle e rimescolarle bene con gli altri componenti la razione”.
Bando al fai da te dunque. L’apporto del veterinario nutrizionista diventa, in quest’ottica, basilare per fornire un perfetto bilanciamento dell’apporto nutritivo e scongiurare il rischio dell’instaurarsi di patologie legate a carenze nutrizionali.