Alimentazione del cucciolo di cane, tutto quello da sapere

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Foto di repertorio

Fornire una corretta alimentazione al cucciolo di cane è indispensabile per assicurare un adeguato sviluppo e dunque, crescere un adulto di domani sano e forte. Dirlo non è retorica ma realtà da mettere in pratica. A confermarlo, in un trattato pubblicato sul bollettino dell’AIVPA – associazione italiana veterinari piccoli animali- è anche la facoltà di medicina veterinaria di Vienna: “Nel corso degli ultimi trent’anni, la ricerca in questo campo si è intensificata, in quanto la corretta alimentazione è stata riconosciuta come il fattore più importante nella prevenzione dei disturbi legati alla crescita, con particolare riferimento ai problemi ortopedici nella fase di sviluppo. Le affezioni ossee ed articolari colpiscono soprattutto le razze o gli esemplari che crescono molto rapidamente”. Andiamo per gradi e vediamo 5 nozioni da conoscere per garantire una equilibrata alimentazione al cucciolo di cane:

  1. Il cucciolo termina lo svezzamento generalmente tra le 6 e le 7 settimane. Dal momento che il fabbisogno nutrizionale ed energetico dei piccoli è biologicamente diverso da quelli degli adulti, bisogna prestare attenzione ad offrire ai piccoli un’alimentazione ad hoc, specificamente formulata per rispondere alle loro esigenze. I mangimi per cuccioli, infatti, sono formulati con sostanze che consentano l’adeguato sviluppo di scheletro, muscoli, organi interni, sistema nervoso e immunitario e così via. Proprio in virtù di tali motivazioni, l’apporto energetico ma anche quello di sostanze quali, solo per fare un esempio, proteine, arginina e acido linoleico è differente da quello assicurato dai mangimi per adulti. Per le stesse motivazioni, differiscono completamente l’apporto di calcio e fosforo. In sintesi – chiarisce lo studio – “l’alimentazione adeguata dei cani in fase di crescita deve essere caratterizzata da una dieta bilanciata. Quest’ultima può essere fornita all’animale attraverso l’impiego della maggior parte dei prodotti completi presenti in commercio, mentre possono presentarsi problemi dovuti a particolari carenze o a squilibri alimentari qualora venga utilizzata un’alimentazione di tipo casalingo, ed in particolare nel caso in cui la stessa non venga correttamente integrata con minerali e vitamine”.
  2. Fino a quando un cucciolo è da considerarsi tale? Non esiste una risposta univoca poiché ci sono diversi fattori da considerare. Se i cani di taglia piccola, infatti, raggiungono il peso e la struttura definitiva intorno agli 8-10 mesi, per quelli di taglia media questo tempo si dilata fino ai 10-12 mesi fino ad arrivare addirittura ai 2 anni peri quattro zampe di taglia maxi. Il tasso di crescita dei quattro zampe varia, dunque, in base alla tipologia di cane. Mentre il ritmo di crescita è abbastanza uniforme nei cani di taglia piccola, nei quattro zampe di grandi dimensioni si assiste ad un picco che va dallo svezzamento alla fine del sesto mese di età, durante il quale l’influenza esercitata dalla dieta è forte. In generale, si può però affermare che l’alimentazione debba soddisfare gli aumentati fabbisogni tipici del periodo di accrescimento del cucciolo e ciò diventa di importanza cruciale nella fase di rapido aumento ponderale, che va dallo svezzamento alla fine del primo anno di vita.
  3. Attenzione, poi, al numero dei pasti giornalieri. I cuccioli devono mangiare più frequentemente di un adulto: è infatti consigliabile suddividere la razione giornaliera in 4-5 razioni quotidiane. Suddividere la razione giornaliera, abbiamo detto, stando attenti a non eccedere prestando il fianco da un pericoloso surplus alimentare. Attenersi alle dosi del produttore di alimenti per cani è dunque indispensabile per fornire una adeguata alimentazione.  Secondo il contributo sopracitato, “le razioni energetiche vanno determinate a seconda del ritmo di accrescimento del singolo cane, che dovrtebbe essere idealmente intermedio rispetto alla velocità di crescita tipica di una determinata razza. Nel caso di cani di taglia grande e gigante, si raccomanda in via generale che il peso dei cuccioli non debba superare 1/3 del peso da adulti dopo il 4° mesi, il 60% dopo il 6° mese e l’80% superato l’anno di età”.
  4. Come abbiamo detto, un’alimentazione appropriata, completa dal punto di vista nutrizionale, è fondamentale durante la crescita: carenze o eccessi alimentari possono infatti rovinare irreparabilmente il nostro amico a quattro zampe minando anche la sua salute. Come abbiamo accennato, problematiche a livello osseo o articolare colpiscono prevalentemente razze o esemplari che crescono molto rapidamente. La grande maggioranza dei disturbi muscolo- scheletrici nei soggetti giovani, è tutt’ora rappresentata da anomalie generalizzate riguardanti l’osso e la cartilagine e dalla displasia dell’anca. “In base alle conoscenze attualmente in nostro possesso, molte malattie hanno un’eziologia multi-fattoriale, e quindi non basta la sola corretta alimentazione a scongiurare completamente il rischio di patologie ossee legate alla crescita, ma può contribuire a limitarlo negli esemplari di giovane età”.
  5. Infine, errore comune dei proprietari – anche di cani adulti – è quello di cambiare continuamente cibo nell’errato tentativo di “variare” il cibo. Niente di più sbagliato. I mangimi per cani sono, infatti, completi e bilanciati dal punto di vista nutrizionale dunque non vi è alcuna esigenza in tal senso. Cambiando continuamente alimentazione, si finirà per esporre Fido allo sviluppo di disturbi gastroenterici.
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