Antiparassitari per cani: come proteggere il gatto?
Alcuni antiparassitari per cani sono potenzialmente tossici per i gatti e possono arrivare ad essere letali. Come fare perciò ad applicare l’antiparassitario ad un cane che convive con un micio? È possibile proteggere i nostri animali senza pericolo di intossicazione per il gatto?
Permetrina: sostanza pericolosa per i gatti
L’attenzione va data soprattutto ai prodotti che contengono Permetrina, una sostanza della famiglia dei piretroidi, utilizzata sui cani perché efficace contro gli insetti (tra cui i più temuti sono i pappataci, vettori di una malattia molto grave per Fido: la leishmaniosi). Mentre il cane metabolizza tranquillamente la sostanza che lo protegge, il gatto, a causa di una carenza di enzimi necessari per metabolizzare il principio attivo, non è in grado di degradare la permetrina. Così se la ingerisce accidentalmente, magari perché lecca il cane compagno di giochi a cui è stato applicato il prodotto antiparassitario, resta intossicato. Le conseguenze possono essere di vario tipo: vomito, diarrea, difficoltà respiratoria, tremori, ipersalivazione e convulsioni. Sintomi che possono aggravarsi e portare fino alla morte.
Come evitare che il gatto si intossichi
Cosa fare, quindi? Innanzitutto il principio cardine è di non somministrare al gatto un antiparassitario destinato al cane. Per essere sicuri, in caso di convivenza, è sufficiente evitare che altri cani, e soprattutto gatti, lecchino la zona in cui il liquido è stato applicato nelle 48/72 ore successive. Questo è il tempo che impiega l’antiparassitario per essere assorbito dalla pelle del cane attraverso lo strato lipidico che riveste la cute. Nel caso in cui il gatto abbia l’abitudine di leccare il compagno di casa sarà quindi utile tenerli separati per questo periodo di tempo. La semplice vicinanza non crea invece problemi.
Le alternative da tenere in considerazione
Esistono anche antiparassitari esterni che possono essere utilizzati sia nel cane sia nel gatto, ovviamente in quantità diverse. Come abbiamo visto, però, ad essere decisivi sono i principi attivi contenuti contro gli ectoparassiti. Da valutare come valida opzione anche gli antiparassitari naturali che sono i più sicuri da utilizzare. Nel caso in cui si abbiano dubbi è sempre bene chiedere consiglio al veterinario.