Alimentazione cane e gatto: multinazionali o aziende indipendenti?

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Foto di repertorio

L’alimentazione di cane e gatto è forse la scelta più incisiva – e purtroppo spesso sottovalutata – che si può fare per il benessere dei nostri amici animali. Moltissime patologie derivano, infatti, da mangimi di scarsa qualità, realizzati con scarti industriali.

Il proprietario si trova spesso di fronte ad un problema: come orientarsi rispetto alle tantissime offerte che offre il mercato? Leggere l’etichetta è fondamentale, ma la domanda a monte che si pone il padrone è un’altra: è meglio scegliere marche di multinazionali o di aziende di piccole dimensioni?

Negli ultimi decenni l’industria del pet food, sull’onda dell’aumento numerico degli animali di affezione, si è rapidamente espansa. Alcune aziende sono così diventate delle vere e proprie multinazionali: potete trovare i loro prodotti sugli scaffali di tutti i continenti, con un quantitativo di prodotti enormi e in continuo aumento.

Come lavorano le multinazionali

Pur senza generalizzare, purtroppo non sempre puntano sulla qualità. Per massimizzare i profitti spesso le grandi aziende scelgono, per i propri prodotti, materie prime di scarto (pelli, unghie, ossa) che le ditte alimentari rivendono dopo aver tenuto la parte nobile delle carni per il consumo umano. I margini sono poi reinvestiti in marketing (pubblicità, sponsorizzazioni e altre azioni di questo tipo) che fanno conoscere il nome dell’azienda. È evidente dunque che la qualità del prodotto ne risente e, di conseguenza, la salute degli animali nutriti a lungo con alimenti ricchi di appetizzanti, ovvero sostanze utili a rendere gustose al palato di Fido o Micio croccantini derivanti da scarti animali.

Le grandi aziende che hanno ingenti volumi di produzione necessitano di una quantità proporzionale di materie prime che necessariamente dovranno essere reperite in una zona più ampia: ciò potrebbe comportare una minore uniformità della qualità degli ingredienti utilizzati, oltre al fatto che questi dovranno coprire distanze maggiori, con conseguente maggiore impatto ambientale e spese di trasporto.

Inoltre è più probabile che, per soddisfare il loro bisogno di una quantità cospicua di materie prime, facciano riferimento ad aziende che siano in grado di appagare queste necessità: allevamenti intensivi (che mirano al raggiungimento di pesi elevati degli animali in tempi brevi per un’ottimizzazione economica per cui spesso fanno uso di farmaci, antibiotici ormoni e ricorrono ad una alimentazione forzata. Gli animali sono tenuti al chiuso, in gabbia o stipati in spazi ristretti) e aziende agricole di grandi dimensioni (che, per assicurare produzioni in quantità elevate e maggiori tempi di conservazione è probabile che utilizzino prodotti chimici quali pesticidi o fertilizzanti).

Perché scegliere alimenti di aziende più piccole

Questi ragionamenti non valgono per le aziende di piccole dimensioni. Esistono molte e valide marche che magari non compaiono in televisione, ma che sono da decenni sul mercato, con formule innovative ed alimenti per cani e gatti human grade, ossia con carni adatte anche al consumo umano. Non scarti, dunque, ma parti nobili degli animali che sono reperite in una zona ben precisa e controllata, di solito più vicina e meno ampia di quella di cui si servono le multinazionali. Queste materie prime sono quindi tracciabili.

Un aspetto che comporta minori costi di trasporto, un impatto ambientale ridotto e una conseguente maggiore freschezza delle materie prime che vengono poi utilizzate. Le ditte più piccole scelgono aziende agricole locali come loro fornitori, più attente a coltivazioni naturali, con gli animali allevati rispettando il loro benessere. Tali accorgimenti agricoli e zootecnici sono importantissimi nella qualità finale dei cibi per cani e gatti che vengono serviti.

Questi alimenti sono privi di appetizzanti e sono in genere monoproteici, con conseguenze meno pesanti sull’organismo degli animali. In altre parole è meno probabile che insorgano allergie o altre intolleranze alimentari che possono avere conseguenze non di poco conto.

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