Cani, gatti e Coronavirus: nessun pericolo per gli animali
I nostri amici a quattro zampe non sono in pericolo né sono un pericolo riguardo l’emergenza Coronavirus. Non sono poche le persone che si stanno interrogando sul modo in cui questa malattia interagisce tra animali e uomo. Tranquillizzatevi: non c’è nessun tipo di pericolo.
Cos’è il Coronavirus?
Il genere Coronavirus comprende moltissime specie di virus, presenti nell’ambiente e già molto conosciute. Quello più presente dà normalmente l’influenza come la conosciamo ma quello che sta colpendo in questo momento l’uomo e che è partito da Wuhan, in Cina, è un ceppo particolare. Viene chiamato ricombinante perché ottenuto appunto combinando il DNA di due virus differenti.
A quanto pare la ricombinazione sembra essere avvenuta all’interno di una specie animale detta specie spill over (non è chiaro se si tratti di un serpente o pipistrello) che al proprio interno aveva casualmente due tipi di virus che, trovandosi ad infettare la stessa cellula nello stesso individuo, hanno scambiato materiale genetico. I virioni risultanti sono appunto questo nuovo Coronavirus, chiamato SARS-CoV-2, in grado di infettare l’uomo.
Perché il nuovo Coronavirus fa così paura
Il fatto che questo virus sia nuovo significa che il sistema immunitario umano non lo ha mai incontrato. Da qui nasce la paura: come reagirà il nostro corpo nel caso in cui dovesse contrarre la patologia? Come per tutte le malattie infettive, vi sono persone più predisposte e persone meno, ma la cosa più importante è fare attenzione agli starnuti, come è sempre raccomandabile fare anche per l’influenza stagionale. Anche quest’ultima malattia è a tutti gli effetti, in fondo, un virus sconosciuto ma non scatena un panico simile: eppure ogni anno l’influenza stagionale per alcune persone è letale.
Come si combatte il nuovo Coronavirus?
Ricordiamoci una cosa: in Cina è maleducazione utilizzare il fazzoletto per soffiarsi il naso. In Italia la buona educazione – dettata probabilmente da precedenti epidemie di questo tipo – esige che si utilizzi un fazzoletto, o che comunque ci si tappino naso e bocca evitando di spargere virus o batteri nell’ambiente circostante. Basterà perciò appoggiarsi con buonsenso alle norme igieniche applicate normalmente, cioè lavarsi le mani spesso e starnutire in un fazzoletto o nell’incavo del gomito – lavando poi gli abiti a casa, indossandoli una volta sola – e già il rischio di contagiare gli altri o di contrarre la malattia diminuirà moltissimo.
I nostri animali sono a rischio o possono trasmetterci il Coronavirus?
La risposta ad entrambe le domande è no, i nostri animali non sono a rischio e non sono un rischio. I virus hanno tropismo per determinati tessuti e determinate specie. Ciò significa che le cellule del corpo non sono uguali per tutte le specie: morfologicamente sì, ma chimicamente no. Sulla superficie delle cellule di ogni specie sono presenti specifiche proteine complesse. La chiave è proprio questa: il virus ha necessità di una di queste proteine per penetrare all’interno della cellula. Non trovandola, non potrà entrare. Per questo i nostri animali non possono essere né veicolo dell’infezione né possono subirla.