Cambio d’alimentazione: come gestirlo?

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Foto di repertorio

Cambio d’alimentazione? Sì, ma bando alla fretta! In caso sia necessario cambiare il cibo di Fido o Micio, infatti, occorre introdurre gradualmente il nuovo alimento per evitare di provocare disturbi gastrointestinali quali vomito e diarrea. Questo passaggio, infatti, è un delicato momento che ha bisogno di tempo per essere vissuto nel modo migliore dal quattro zampe.

Spesso accade, invece, che molti padroni di animali si facciano prendere dalla fretta quando in casa si possiede già il sacchetto di mangime nuovo con cui si è intenzionati a nutrire il proprio beniamino a quattro zampe. Eppure un cambio d’alimentazione repentino, può spesso causare disagi a livello gastrointestinale che, anche se generalmente di breve durata, sono certamente fastidiosi per il nostro amato quadrupede.

Il motivo è semplice e facilmente intuibile: ogni cibo è differente sia dal punto di vista degli ingredienti che – conseguentemente – per i valori  nutrizionali apportati. Il quattro zampe, dunque, deve avere tempo per abituarsi a digerire una dieta diversa.

Qual è il tempo giusto da impiegare per gestire al meglio questo passaggio?

I veterinari consigliano di spalmarlo tra i 5 e i 7 giorni, tempo ideale per introdurre gradualmente il nuovo cibo. Si dovrà iniziare mischiandolo al mangiare abituale dapprima in piccole quantità – ad esempio introducendone una dose pari al 10% rispetto al quantitativo totale del pasto – e aumentando lentamente questa percentuale riducendo, di conseguenza al tempo stesso, il mangiare vecchio. Ovviamente quella appena illustrata è una regola generale che non deve essere presa in considerazione nel caso in cui il veterinario abbia ritenuto opportuno sospendere immediatamente l’alimento rimpiazzandolo con un cibo alternativo.

È, inoltre, una valida norma da tenere a mente anche nel caso in cui il nostro amico a quattro zampe sia appena stato adottato o acquistato. Per lo stesso motivo, infatti, è buona regola chiedere alla struttura per animali senza famiglia – oppure all’allevatore – di poter avere, unitamente al quattro zampe, il cibo sufficiente per circa una settimana. In questo modo si avrà la possibilità di continuare a somministrare la stessa dieta all’animale anche una volta a casa.

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